UN’ORA D’ARIA PER L’ARCHIVIO LOMBROSO
Racconti musicati di voci carcerarie
con Marco Bianchini (VI)
musiche dal vivo Andrea Gattico
supervisione di Francesco Giorda
Pare che una sola notte all’anno le voci dei detenuti nelle carceri torinesi e dei ricoverati negli ospedali psichiatrici prendano vita ed escano dall’Archivio del Museo Lombroso per farsi ascoltare da tutti. Banditi illuminati, capibanda ipercinetici, madri snaturate e assassini esibizionisti si racconteranno attraverso la voce di un istrionico attore/narrato-re/sciamano/investigatore e gli strumenti di un musicista dalle fattezze ottocentesche. Ci sono storie che fanno sorridere, altre emozionare, altre ancora fanno indignare. Alcune sono inventate, altre sono vere e documentate dagli studi di Cesare Lombroso e dai documenti dell’Archivio. Eppure, a essere più paradossali, sono proprio quelle reali. Oggetto di alcune letture sarà una selezione di brani provenienti da “Le scritture non comuni”, un insieme di testi firmati da reclusi in carcere tra fine ’800 e inizi ’900, ora online su www.lombrosoproject.it, il nuovo portale che raccoglie il formato digitale di oltre 2.600 lettere scambiate dal padre dell’antropologia criminale, conservate nell’Archivio del Museo Lombroso e in oltre 80 enti di conservazione italiani ed esteri.
MARCO BIANCHINI è attore e narratore, dal 2004 collabora con il Teatro della Caduta. Ha sviluppato un linguaggio personale basato sulla commistione di generi, l’alternanza di registri, il gusto per il paradosso e il surreale e l’utilizzo del linguaggio comico come veicolo di contenuti. La Caduta ha prodotto cinque suoi spettacoli: “1/6000”, “Anamnesi”, “Lamleto” e “La ballata dei Van Gogh”. Ha vinto, diretto da Francesco Giorda, il primo premio della giuria e del pubblico al “Concorso Internazionale di Regia Fantasio Piccoli”. Ha curato la regia di “Madama Bovary” e di “Leopardi Shock”, interpretati da Lorena Senestro.