14 dicembre, Associazione Famija Moncalereisa, via Alfieri 40, moncalieri (TO)

h.18,30

Lo spettacolo è tenuto in occasione della Giornata internazionale per i diritti dei migranti (18 dicembre)

BIGLIETTI

Ingresso gratuito

INFORMAZIONI

info@teatrodellacaduta.org

+39 011 0606079

PARTNER

Loghi Partner "Stay Hungry": Città di Moncalieri, Comunità di Moncalieri, Sistema Accoglienza Integrazione, Casa dei Popoli, Famija Moncalerejsa, Fondazione ECM

STAY HUNGRY – indagine di un affamato

Vincitore NoLo Fringe Festival 2019
Vincitore Premio In-Box 2020

Angelo Campolo

di e con Angelo Campolo
ideazione scenica Giulia Drogo
assistente alla regia Antonio Previti

La compilazione di un ennesimo bando a tema sociale diventa il pretesto per il racconto aperto al pubblico dell’avventura di Angelo, attore e regista messinese, diviso tra Milano e Messina, impegnato in un percorso di ricerca teatrale nei centri di accoglienza in riva allo stretto. Il monito di Steve Jobs, “Stay Hungry”, risuona in chiave beffarda nel caleidoscopio di storie umane, da Nord a Sud, che attraversano i ricordi di questa autobiografia, in cui vittime e carnefici si confondono, bene e male sono divisi da confini incerti e tutti i personaggi sono segnati, ciascuno a suo modo, da una “fame” di amore e conoscenza, in un tempo di vuoti che diventano voragini.
Tre anni di vita, tra il 2015 e il 2018, diventano il racconto di un’Italia che schizofrenicamente ha aperto e poi richiuso le porte dell’accoglienza, lasciando per strada storie, sogni, progetti, relazioni umane avviate al grido (eccessivamente entusiastico) di Integrazione. Nel racconto di Angelo, teatranti e migranti si ritrovano insieme, sempre con minor occasione di colmare la propria fame di vita e di senso in una società come la nostra, ritrovando nel gioco del teatro un’arma inaspettata per affrontare la vita. L’ideazione scenica curata da Giulia Drogo prevede un impianto semplice, come richiesto dallo spettacolo che deve adattarsi in diverse tipologie di spazi. La scena, idealmente divisa in due sezioni, prevede sul fondo un’area di ricerca (tavolo, computer, microfoni, schermo sul quale proiettare il materiale richiesto dal bando che scandisce i capitoli della narrazione) e davanti, in proscenio, a contatto con gli spettatori, lo spazio/laboratorio dedicato al racconto, lì dove i numeri e le fredde categorie burocratiche si traducono in anime, volti, storie, nomi, rivissuti da Angelo in un dialogo confidenziale e appassionato con il pubblico.