Scampagnata teatrale all’Abbazia di Vezzolano
Lo spettacolo itinerante Andante della compagnia teatrale Faber Teater è concepito per spazi non convenzionali, con una drammaturgia che integra testi originali in prosa, canti polifonici dal vivo composti ad hoc e momenti esperienziali. A seguire, light lunch presso il chiosco dell’Abbazia e visita guidata dell’Abbazia a cura delle associazioni del luogo.
Programma
L’ultima Scampagnata comincia al mattino, alle 11, con lo spettacolo Andante, che nasce dal desiderio di mettere in correlazione due ambiti: il cantare e il camminare. Sono due pratiche che esplorano, in chi le pratica, i territori della relazione tra ciò che accade dentro e ciò che accade fuori, tra paesaggio esteriore e interiore, tra il respiro e le sue dinamiche, tra spazi differenti, con sensazioni di benessere ed equilibrio. Il cammino e la musica sono modi di stare insieme, patrimonio di tutti, chiunque ne può fare esperienza, e sono anche pratiche che vanno al di là della pura comprensione intellettuale. Lo spettacolo teatrale sarà itinerante, concepito per spazi non convenzionali, con una drammaturgia che integra testi originali in prosa, canti polifonici dal vivo composti ad hoc e momenti esperienziali.
Alle 13 light lunch al Chiosco dell’Abbazia e a seguire visita guidata all’Abbazia che testimonia con le sue importanti opere d’arte medioevale un lungo periodo di splendore tra i secoli XII e XIII, seguito da un lento declino, che può essere simbolicamente racchiuso in due date: il 1405, anno in cui la canonica fu concessa in commenda ad abati residenti altrove, e il 1800, quando l’amministrazione napoleonica ne espropriò i beni, trasformando la chiesa in cappella campestre della parrocchia di Albugnano e in granaio il chiostro affrescato. Nel 1937 il complesso fu ceduto allo Stato e in consegna alla Soprintendenza per i Beni Architettonici.
La chiesa orientata, cioè con la parte absidale rivolta ad est, aveva in origine una pianta di tipo basilicale, ovvero a tre navate, che venne modificata nel XIII secolo, quando la navatella destra fu trasformata nel lato nord del chiostro. La facciata, a salienti ,in cotto con fasce orizzontali in arenaria, presenta una ricca decorazione scultorea di connotazione transalpina concentrata nella parte centrale. L’interno è in precoci forme gotiche: la navata centrale è suddivisa da un pontile (o jubè), rara struttura architettonica su colonnine, su cui si stende un bassorilievo policromo a due registri sovrapposti raffigurante i Patriarchi e Storie della Vergine, riferibile alla terza decade del Duecento pur se reca la data 1189 ; ai lati della finestra centrale dell’abside una scultura policroma di derivazione antelamica ( fine XII secolo) rappresenta l’Annunciazione. Nel chiostro, uno dei meglio conservati del Piemonte, si trovano capitelli scolpiti e un importante ciclo di affreschi trecentesco, con la notevole rappresentazione del Contrasto dei tre vivi e dei tre morti.
Il light lunch comprende tre degustazioni di antipasti con salame cotto e crudo, robiola di Cocconato e insalata russa, dessert con sfoglia di mela e gelato, acqua e calice di vino.
Evento realizzato in collaborazione con
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