Concentrica Open School
Concentrica Open School è un progetto di ideato dal Teatro della Caduta, organizzato e promosso in rete insieme a Torino Open Lab e Piemonte dal Vivo. Nasce per portare l’attenzione sul mondo delle scuole e aprirle al pubblico, ribadendone l’importanza sociale e culturale e per rinnovare lo spettacolo dal vivo, facendo tesoro del contributo e dello sguardo delle nuove generazioni.
Cosa facciamo? Organizziamo un evento territoriale proponendo degli spettacoli aperti al pubblico nelle scuole, coinvolgendo i ragazzi nell’organizzazione, nella promozione e nell’accoglienza del pubblico.
Il lavoro svolto con il Convitto Nazionale Umberto I è stato recentemente riconosciuto come buona prassi ed inserito nell’ottava edizione del Catalogo “La scuola che impresa”, che raccoglie e illustra le buone prassi di Alternanza/PCTO messe in campo dagli Istituti di scuola secondaria superiore partecipanti al programma di assistenza tecnica di Anpal Servizi.
Perché Open School è importante
Il teatro, come il nostro mondo, ha bisogno di persone giovani che coltivino e perseguano idee e aspettative, anche irrealizzabili. Interveniamo nel percorso scolastico dei ragazzi che si apprestano alla maggiore età per stimolarli a creare aspettative, a tracciare nuove visioni, ad aprire nuovi percorsi su cui spesso gli adulti faticano a investire. Il nostro obiettivo è aiutarli a sviluppare strumenti per orientarsi, non solo nella scuola e nel lavoro.
Cosa fanno gli studenti
I laboratori con i ragazzi non sono mai frontali, anzi, le attività che proponiamo sono pratiche: i nostri formatori guidano i ragazzi nella creazione di un progetto, nella realizzazione di idee e nello sviluppo del lavoro di squadra. L’aspetto relazionale è altrettanto importante: favoriamo, infatti, la collaborazione e l’incontro tra i ragazzi, anche di classi e scuole diverse. Li portiamo, poi, a teatro e allo stesso tempo portiamo il teatro da loro, nella sede della loro scuola per trasformarla, per brevi periodi, in luoghi aperti alle persone, di partecipazione e di confronto con gli artisti. Il teatro esce così dalla sua nicchia, per riconfigurarsi sulla base dell’incontro con i ragazzi e di un luogo sociale, come la scuola, raggiungendo un pubblico più vasto e vario. Infine, a conclusione del periodo formativo, gli studenti diventano padroni di casa e aprono la scuola al pubblico e alle famiglie, raccontando la propria scuola – in certi casi anche eccellenza di interesse storico o artistico – e occupandosi di promuovere un cartellone di spettacoli teatrali.
Il percorso di orientamento
Per prepararli facciamo un percorso con loro di orientamento dove:
- incontrano professionalità diverse dello spettacolo dal vivo
- imparano a conoscere le proprie aspettative sul futuro (emotive, lavorative, personali)
- accorciano le distanze con il lavoro
- raccontano se stessi e un evento culturale attraverso l’uso delle immagini
- imparano a percepire se stessi in un mondo di immagini e protagonismo sempre più invadenti
- partecipano agli spettacoli non solo come spettatori
- promuovono l’evento nella propria scuola attraverso i propri telefoni e i social media
- intervistano le persone e i loro coetanei
Come inserirlo nell’attività didattica
le attività descritte fanno parte di un progetto di formazione e orientamento che, per la sua versatilità, può svolgersi nei cosiddetti PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), nell’ambito dei PON o di altre azioni finanziate direttamente dalla scuole e coprogettate con gli insegnanti di riferimento.
I nostri formatori
Francesco Giorda – attore, formatore, presentatore e artista di strada
Simone Rossett – videomaker
Marco Bianchini – attore, autore e formatore
Theatron 2.0 – testata web romana under35
Le scuole torinesi che hanno sperimentato con noi il percorso
I.I.S. Avogadro (3 edizioni)
Convitto Nazionale Umberto I (2 edizioni)
IPS Albe Steiner (1 edizione)
Liceo Berti (3 edizioni)
Liceo Bobbio di Carignano (1 edizione)