Tua, Gilda (Dite al treno che io passo una volta sola)
vincitore edizione 2021 POLLINEfest
di e con Paolo Carenzo, Elena Cascino, Marta Cortellazzo Wiel e Alice Piano
regia di Paolo Carenzo
produzione ConstraSTO
Gilda è una donna pura di cuore dalle forme sinuose e provocanti. Innamorata di un uomo, finito in carcere per ricettazione, lo “mantiene come un signore” vendendo il proprio corpo. Lo spunto drammaturgico si sviluppa a partire da “La Gilda del Mac Mahon” una raccolta di racconti del 1959 di G. Testori. Il lavoro delle tre attrici nasce dalla consapevolezza che ancora oggi esistono molteplici “Gilde”; da qui la rielaborazione del testo in chiave pop. In scena si gioca, a partire dal linguaggio testoriano, su femminilità e ironia di una donna devota.
Gilda è ossessionata. Da se stessa, dagli uomini e, soprattutto, dal suo Gino. Lei ha trascorso anni ad attenderne il ritorno, a sognare un futuro insieme; nel frattempo ha deciso di esercitare il mestiere per poter mantenere il tenore di vita che il suo amato si è creato in prigione. Il suo lavoro non le pesa, lo fa con tutto il cuore: loro, gli uomini, adorano il suo comportamento prorompente. Gino è un mascalzone, un malfattore, un ex carcerato che ha vissuto la bella vita a San Vittore alle spalle di Gilda. Gino, da quando è uscito dal carcere, non si fa più vedere né sentire, ha tagliato i ponti con tutti e non ha più bisogno di Gilda. Le loro strade sono inevitabilmente destinate ad incontrarsi ancora nella periferia di Milano, luogo in cui i diversi protagonisti si muovono spaesati dal mutamento dei costumi sociali e culturali del dopoguerra: i divi del cinema e gli interpreti dei fotoromanzi fanno sognare un avvenire dorato a tutti coloro che si illudono di poter spazzare via la propria mediocre quotidianità.