Shakespeare Kills Radio Stars
da William Shakespeare
di e con Alessandro Balestrieri
musiche Riccardo Romano e Alessandro Balestrieri
collaborazione artistica Titta Ceccano e Julia Borretti
ufficio stampa Isabella Ceccano
una co-produzione Teatro della Caduta e Matutateatro
Il titolo è un chiaro rimando al celebre brano Video Killed the Radio Star del gruppo new wave britannico The Buggles. Lo spettacolo nasce dal’idea di costruire una performance musicale, un “concerto poetico” partendo dalle parole di William Shakespeare. Così abbiamo iniziato a comporre musica rock (con influenze di elettronica, trip pop, techno) e a farla incontrare con testi shakespeariani. Il primo studio del progetto debutta il 23 aprile 2016 in occasione della ricorrenza dei 400 anni della morte del Bardo. Qui le musiche registrate si facevano personaggi e scenografia di uno spettacoloper attore solo. Shakespere Kills Radio Stars ha mosso i primi passi in questa forma finché naturalmente non si è evoluto – o involuto – tornando a quella che era l’idea originaria. Rilavorando gli arrangiamenti li abbiamo resi suonabili dal vivo e il lavoro è diventato un concerto/spettacolo: Shakespeare che diventa Radio Star e sbaraglia la concorrenza con la forza della sua poesia. Lo spettatore si trova di fronte qualcosa di difficilmente inquadrabile: una performance che va oltre il concerto, un non-concerto, un non-spettacolo, un ibrido nel quale perdersi lasciandosi guidare dalle parole, dai suoni e dalle immagini. Inutile cercare il filo conduttore, voler sciogliere il nodo drammaturgico, capire la storia. La storia non c’è. Come in un concerto, ogni brano è una storia a sé.
I testi utilizzati provengono sostanzialmente da tre opere: Sogno di una notte di mezza estate, Romeo e Giulietta, Macbeth. Opere molto diverse tra loro ma che insieme resituiscono l’interezza delle passioni umane. Bene e male, amore e odio, linguaggio alto e basso, tragedia e commedia. Ad essi si aggiungono altri innesti provenienti da Come vi piace, Amleto e Coriolano.